Il 2 gennaio del 1965 Leo Fender vendette la ditta alla CBS .
Da quel momento il nuovo Cda cambiò immediatamente l’intero precedente sistema produttivo incrementando gli stabilimenti attrezzandoli con moderni macchinari ed assumendo nuovo personale portando il livello artigianale precedente a percentualmente meccanizzato.
Il vecchio staff dirigenziale composto dagli storici e fedeli collaboratori non fu in accordo con i nuovi progetti ed alcuni di loro diede le dimissioni (tra cui Forrest White) mentre altri restarono al fianco di Leo impiegati con mansioni di ‘controllo di qualità’ con contratto a scadenza quinquennale (1970).
L’obiettivo della nuova dirigenza era volto ovviamente ad un grande investimento a scopo di lucro e questo indirizzò la nuova Factory verso l’utilizzo di materiali qualitativamente inferiori ai precedenti che permettessero risparmi economici incrementandone anche i tempi di lavorazione ed ovviamente le quantità numeriche.
Come normale la differente qualità dei materiali utilizzati e l’aumentata meccanizzazione a discapito della totale artigianalità precedenti offrirono strumenti ed amplificatori di minor pregio rispetto alla garanzia della precedente serie Fender ma fino a quando i ‘vecchi impiegati’ furono inseriti al controllo di qualità, soprattutto per i modelli storici, la qualità restò ottimale.
In questo anno la CBS immise sul mercato anche una cospicua linea di nuovi modelli (spesso risultati fallimentari anche se supportati da grandi campagne pubblicitarie quindi abbandonati in produzione dopo solo alcuni anni) allargando di gran lunga il listino.
Come descritto, la nuova dirigenza modificò radicalmente la lavorazione ed in questa annata i modelli storici precedenti subirono a loro volta modifiche strutturali descritte e fotografate minuziosamente nei volumi Our vintage soul 1, 2 e 3.